sabato 14 agosto 2010

Akhenaton, un uomo fuori dal proprio tempo


Figlio dell'unione di Amenhotep III e di Tyi, da cui nacquero 6 figli, quattro femmine e due maschi, questo sovrano è passato alla storia come il faraone eretico per il tentativo di sostituire, in conflitto con il potente clero tebano, il dio Amon con una nuova divinità, il dio Aton, nel ruolo di divinità protettrice della regalità.



Il culto di Aton, divinità solare di probabile origine semita, fu introdotto a Karnak durante il regno di Thutmose II.

A differenza delle altre divinità egizie Aton non è rappresentato in forma antropomorfa ma sempre come un sole i cui raggi sono braccia terminanti con mani, alcune delle quali reggono l'ankh, simbolo della vita.

Molto si è discusso, e scritto, sul monoteismo del culto di Aton, monoteismo che comunque racchiudeva in sé, senza rinnegarlo, il complessopoliteismo egizio, in effetti molti studiosi preferiscono parlare di enoteismo nel senso che Aton non sarebbe stato l'unico dio ma il dio supremo la cui venerazione avrebbe potuto sostituire quella delle altre divinità.

Akhenaton diede ordine di eliminare le immagini e i culti degli altri Dei in tutto l'Egitto(come le ricerche archeologiche ci mostrano), dando così segno di una completa rottura con il politeismo. Con questo egli enunciò i principi della sua nuova dottrina:

1. Era consentito venerare un solo Dio

2. Tutti gli idoli furono banditi, comprese le raffigurazione di divinità con animali e le personificazioni del Sole divino

3. Tutti i rituali legati alla morte aboliti

4. Nessun sacrificio di animali

5. Universalità di culto

6. Le sepolture effettuate senza beni materiali

7. Abolizioni di miti e incantesimi

8. Monogamia (come egli stesso praticò)

9. Tutte le rendite degli altri dèi egizi dovevano confluire ad un unico tesoro, quello del Disco del Sole

Akhenaton, con il suo monoteismo rivoluzionario, non pone più il sovrano come rappresentazione di Dio,il faraone ora è "utile a Dio, che è utile a lui" come testimonia anche una stele commemorativa nel Tempio di Ptha a Karnak dove è scritto: Dio ha fatto si che le vittorie della mia maestà fossero più grandi[di quelle] di ogni altro re. La mia Maestà ha ordinato che il Suo altare sia fornito di ogni bene."



La damnatio memoriae, con la conseguente distruzione di documenti e di monumenti, a cui Akhenaton venne condannato a partire da Haremhabrende difficoltoso definire esattamente la linea di successione.

Fonti amarniane sembrano citare come immediato successore un Neferneferuaton seguito da Smenkhkhara. Entrambi questi sovrani avrebbero governato da Akhet-Aton.

L'abbandono della nuova religione, ed anche dalla capitale Akhet-Aton, avvenne durante il regno di Tutankhamon, figlio di Kiya (moglie secondaria di Akhenaton) ed ultimo discendente della stirpe regale iniziata con Thutmose I.

Secondo i fautori della teoria della coreggenza, Smenkhkhara non avrebbe mai governato in modo autonomo ed il successore di Akhenaton sarebbe quindi Tutankhamon. Per un'esposizione completa di questa teoria si può consultare il testo di Cyril Aldred citato nella bibliografia.

La demolizione dei templi del Sole e del palazzo reale di Akhenaton furono condotti all'insegna del riciclaggio dei materiali in muratura che furono riutilizzati ad esempio per i piloni aggiunti al tempio di Amon-Ra a Karnak oppure per gli edifici eretti da Ramesse III. (Wiki)
Insomma un uomo che cercò di imporsi al clero del tempo a quella lobby rappresentata dai sacerdoti degli altri culti. Akhenaton era un fautore dell'unico Dio e non importa se la sua cultura dell'epoca

gli faceva associare il suo pensiero al sole. Fu comunque un omo che si battè per i proprio principi ed ideali andando contro alla massa. Idealista? Se Akhenaton non avesse 'fallito' tanti secoli di storia forse avrebbero avuto un colore diverso...



Inno al sole

del faraone Akhenaton

scritto nella tomba di AY




I

Tu ti ergi glorioso ai bordi del cielo, o vivente Aton !

Tu da cui nacque ogni vita.

Quando brillavi dall'orizzonte a est

riempivi ogni terra della tua bellezza

sei bello, grande, scintillante,

Viaggi al di sopra delle terre che hai creato,

abbracciandole nei tuoi raggi,

tenendole strette per il tuo amato figlio (Akhenaton).

Anche se sei lontano, i tuoi raggi sono sulla Terra;

Anche se riempi gli occhi degli uomini, le tue impronte non si vedono.

II

Quando sprofondi oltre il confine occidentale dei cieli

la terra è oscurata come se fosse arrivata la morte;

allora gli uomini dormono nelle loro stanze,

il capo coperto, incapaci di vedersi tra loro;

vengono loro sottratti i tesori da sotto la testa

e non lo sanno.

Ogni leone esce dalla sua tana,

tutti i serpenti emergono e mordono.

Il buio è totale e la terra silente:

Colui che li ha creati riposa nell'orizzonte.

III

La terra si illumina quando sorgi

Con il tuo disco scintillante di giorno.

Davanti ai tuoi raggi l'oscurità viene messa in fuga

il popolo delle Due Terre celebra il giorno,

tu lo svegli e lo metti in piedi,

loro si lavano e si vestono,

Sollevano le braccia lodando il tuo apparire,

poi su tutta la terra cominciano il loro lavoro.

IV

Le bestie brucano tranquille,

gli alberi e le piante verdeggiano,

gli uccelli lasciano i loro nidi

e sollevano le ali lodandoti.

Tutti gli animali saltellano sulle zampe

tutti gli essere alati volano e si posano di nuovo

tornano alla vita quando tu sorgi.

V

Le navi salpano su e giù per il fiume.

Alla tua venuta si aprono tutte le strade.

Di fronte al tuo volto i pesci saltano nel fiume.

I tuoi raggi raggiungono l'oceano verde.

Tu sei colui che mette il seme maschile nella donna,

tu sei colui che crea il seme nell'uomo,

tu sei colui che risveglia il figlio nel ventre della madre,

accarezzandolo perché non pianga.

Anche nell'utero sei la sua balia.

Tu dai respiro a tutta la tua creazione,

aprendo la bocca del neonato,

e dandogli nutrimento.

VI

Quando il pulcino cinguetta nell'uovo

gli dai il respiro perché possa vivere.

Tu porti il suo corpo a maturazione

in modo che possa rompere il guscio.

E così quando lo rompe corre sulle sue zampette,

annunciando la sua creazione.

VII

Quante sono le tue opere!

Esse sono misteriose agli occhi degli uomini.

O unico, incomparabile dio onnipotente,

tu hai creato la terra in solitudine

come desidera il tuo cuore,

gli uomini tu hai creato, e le bestie grandi e piccole,

tutto ciò che è sulla terra,

e tutto ciò che cammina,

tutto ciò che fende l'aria suprema,

tu hai creato strani paesi, Khor e Kush

e anche la terra d'Egitto,

tu metti ogni uomo al posto giusto

con cibo e possedimenti

e giorni che sono contati.

Gli uomini parlano molte lingue,

sono diversi nel corpo e nella pelle,

perchè tu hai distinto popolo da popolo.

VIII

Negli Inferi tu fai sì che il Nilo straripi,

conducendolo a tuo piacimento a portare vita agli egizi.

Anche se tu sei signore di tutti loro, signore delle loro terre,

ti affatichi per loro, brilli per loro,

di giorno sei il disco solare, grande nella tua maestà,

anche alle terre lontane hai portato la vita,

stabilendo per loro un'inondazione del Nilo nei cieli,

che cade come le onde del mare

bagnando i campi su cui abitano.

Quanto eccelse sono le tue vie, o Signore dell'eternità!

Hai stabilito un Nilo nei cieli per i forestieri.

Per il bestiame che cammina ogni terra,

ma per l'Egitto il Nilo sgorga dall'aldilà.

I tuoi raggi nutrono campi e giardini.

E' per te che vivono

IX

Tu fai le stagioni per il bene delle tue creature,

l'inverno per rinfrescarle, l'estate perchè

possano gustare il tuo calore.

Hai creato cieli lontani in cui tu possa risplendere.

Il tuo disco nella tua solitudine veglia su tutto ciò che tu hai fatto

apparendo nella sua gloria e brillando vicino e lontano.

Dalla tua unicità dai corpo a milioni di forme

città e villaggi, campi, strade e il fiume.

Tutti gli occhi ti osservano, lucente disco del sole.

X

Non c'è nessuno altro che ti conosca tranne Akhenaton,

tuo figlio.

Gli hai dato comprensione dei tuoi intenti.

Lui capisce il tuo potere.

Tutte le creature del mondo sono nelle tue mani,

proprio come tu le hai fatte.

Con il tuo sorgere, esse vivono.

Con il tuo tramontare, esse muoiono.

Tu stesso sei la durata della vita. Gli uomini vivono attraverso di te.

I loro occhi ricolmi di bellezza fino all'ora del tuo tramonto.

Ogni fatica viene messa da parte quando tu sprofondi a ovest.

XI

Tu hai stabilito il mondo per tuo figlio,

lui che è nato dal tuo corpo,

Re dell'Alto Egitto e del Basso Egitto,



che vive nella verità, Signore delle Due Terre,

Neferkhepure, Wanre

il Figlio di Re,



che vive nella verità, Signore dei Diademi,

Akhenaton grande nella lunghezza dei suoi giorni.

E per la Nobile Moglie del Re

lei che lui ama,

per la Signora delle Due Terre, Nefernefruate-Nefertiti,

possa lei vivere e fiorire per l'eternità.

Grande Akhenaton riposa in pace ovunque tu sia adesso...

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