Si dice che le piu' grandi scoperte siano state fatte nei primi trent'anni della vita di ognuno, e che passiamo il resto della vita a confutarle. Ero un ragazzo e frequetavo l'istituto professionale per il commercio della mia città. Avevo circa sedici anni e da inquieto essere umano, leggevo Russel e ascoltavo Claudio Rocchi. Nel corso di un compito d'Italiano a tema libero, mi lasciai andare a elucubrazioni sulla somiglianza del dell'universo cellulare all'universo vero e proprio, notando l'aspetto ellittico o sferoide indicato da Albert Einstein, e la Teoria degli universi concatenati di Leonardo. Inutile dire che la mia insegnante mi disse che la forma e la grammatica erano corretti, per il resto n0on era nelle sue competenze. Ma a me dava lo spunto di immaginare tanti universi uno accanto all'altro tante cellule che formavano un corpo che formavano un universo piu' grande, e che trasmettevano informazioni al sole centrale di quell'Universo. Si appagava così l'onniscenza l'onnipresenza e l'onnisapienza di quel sole centrale veicolato dalle sue 'periferiche'... Come Tutte le cose date per scontate finii per conviverci e per darlo per scontato, ma scontato non è, oggi per caso come tante volte mi è gia successo, ho avuto un pensiero che in qualche modo si correlava a questo... Siamo Avatar di Universi in cammino, e il vuoto che ci separa si fa sempre meno consistente...
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